Gli Itinerari

Piane Crati è caratterizzato dai tanti palazzotti padronali che conservano bellissimi portali in pietra, opera di scalpellini locali. Si consiglia un giro a piedi nel centro storico e una visita alle chiese (da segnalare il maestoso altare settecen­tesco della chiesa del Carmine).

 

 

Percorso storico-religioso

 

 

 

Chiesa di Santa Barbara

 

 

 

Incerta la data di costruzione del primo nucleo, distrutto dal terremoto del 1905 (pare risalisse all'XI secolo). L'edificio sacro è stato riedificato poco dopo, tra il 1907 e il 1912. Ha una facciata con timpano lavorato, divisa in due ordini da una trabeazione. Il portale, sovra­stato da un rosone in vetro colorato, presenta ai lati quattro lesene, che si ripetono in alto. Il corpo centrale è leggermente avanzato rispetto alle ali.

 

La struttura a pianta rettangolare è a tre navate. Quella centrale è separata dalle laterali da due file di archi, con false colonne e capitelli decora­ti in oro. Sull'altare principale c'è un quadro raf­figurante il martirio di Santa Barbara che ha sostituito un dipinto attribuito a Mattia Preti (che versa in pessimo stato). Si racconta che l'autore calabrese, ospite presso la famiglia De Cristoforo, avesse donato il dipinto ai pianeti per l'accoglienza ricevuta. Nella chiesa si con­servano inoltre le statue di Santa Barbara, della Madonna del Rosario, un dipinto raffigurante S. Antonio e un tabernacolo che apparteneva all'antica chiesa (si pensa sia stato costruito per contenere oggetti d'oro, presenta infatti tre aperture segrete oltre a quella centrale). Nella sagrestia è custodito un crocifisso ligneo, appar­tenuto ai padri Cappuccini che vissero a lungo a Piane Crati.

Chiesa della Madonna del Carmelo.

Risale al 700.

La facciata con timpano ha in alto un rosone affiancato da due nicchie. Il portale lapideo è di semplice fattura. Il campanile, adia­cente alla costruzione è a pianta quadrata. A unica navata, conserva il soffitto a cassettoni originale e un altare ligneo in stile barocco al centro del quale, in una nicchia, è custodita la statua della Madonna del Carmelo. Convento dei Cappuccini Nel "Libro Magistrale" si legge: «Luogo della Diocesi di Cosenza, fu fondato l'anno 1609. Diede il sito il signor Lelio Le Piane con riserba di proprietà». L'autore dello scritto è Giuseppe da Paterno.

 

 

Padre Michele da Cosenza indica, invece, il 1614, questa data in realtà si riferirebbe all'anno in cui il convento venne ultimato. Padre Russo, infine, fa risalire la fondazione della costruzione al 1589 e ilrestauro al 1609. Il convento era diviso in 18 celle più la chiesa. Nel "Lexicon Capuccinum" risulta che i frati lo abbandonarono nel 1783. La notizia, però, non è attendibile, in quanto in quell'anno la Calabria fu colpita da un violento terremoto, per cui i Cappuccini si rifugiarono altrove. Questa tesi è confortata dal "Registro delle elezioni e determinazioni Ab 59", dove risulta l'elenco della famiglia religiosa di Piane Crati fino al 1805. Il convento venne chiuso il 10 febbraio del 1811, in seguito alla soppressione murattiana. Dopo non fu più ripristinato.

 

Oggi è un'abitazione privata. Della chiesa non rimane alcuna traccia.

Palazzo Ciacco

Imponente costruzione su tre livelli, circondata da una recinzione in ferro battuto finemente lavorato che riprende il motivo geometrico dei balconi.

Palazzo Serra

Risale al XVII secolo. Si eleva su due livelli, ha un portale in pietra liscia, sovrastato da un bal­cone in ferro battuto.

Palazzo Cozza

Su due livelli, conserva un portale in pietra e balconi in ferro battuto.

Palazzo Barracco 

 

Costruito nel XVIII secolo, si eleva su tre livelli. Vi si accede tramite una scala esterna balaustra­ta, sovrastata dallo stemma lapideo di famiglia. All'interno una serie di archi creano un piccolo tunnel. Qui avrebbe soggiornato Mattia Preti.

Palazzo Sisca 

 

Conserva un portale in pietra chiara con stem­ma. 

 

Palazzo Abenante

 

Su due livelli, ha un balcone lapideo finemente scolpito. Il portale è in pietra chiara.

Palazzo Quintieri

Si eleva su due livelli e ha un portale in pietra chiara liscia.

 Monumento a Padre Pio 

 

Statua bronzea raffigurante il Santo, su base in marmo bianco.

La Conicella

 Edicola votiva di data incerta. Custodisce un dipinto della Madonna con Bambino.

Lapide ai Caduti

 

In marmo bianco, questa lapide ricorda i piane­ti caduti nella prima e nella seconda guerra mondiale.



 

 

Percorso naturalistico

 

 

 

Torrente Erbicello

 

L'itinerario parte da Piane Crati per raggiunge­re il vicino torrente. Il tragitto è percorribile in automobile soltanto parzialmente, per cui è consigliato un abbigliamento adeguato: panta­loni lunghi e scarponcini. Si imbocca via Rizzuto e la si percorre per circa 600 metri. Passato il passaggio a livello, è necessario pro­cedere a piedi per 700 metri. Si giunge così ali'Erbicello, torrente ricco di anguille, circon­dato da una vasta prateria (l'idronimo deriva, infatti, da erba).

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